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L'ideazione e la costruzione
del Laser Epigoneion sono la risposta a una
specifica esigenza delle moderne installazioni
museali, dove l'interattività svolge un ruolo
determinante nel comunicare con il visitatore.
Al posto di una scontata e poco credibile
ricostruzione reale dello strumento antico si è
optato per una soluzione più concettuale, dove
il corpo dello strumento è una sagoma stilizzata
in plexiglas trasparente e le corde sono
sostituite da raggi laser per ricordare che non
si tratta di uno strumento originale, ma di una
sua trasposizione nel presente.
I suoni delle
40 corde originali dell'epigoneion sono mappati nelle 18
corde del Laser Epigoneion, ottenendo così una
scala diatonica che permette di suonare melodie
sfiorando i raggi laser con le dita come se fossero
delle vere corde.
La struttura è alta 80cm ed è costituita da
più strati di pannelli in plexiglass sagomati, all'interno dei quali ?presente uno spazio vuoto
in cui circola una speciale miscela liquida nebulizzata, necessaria al fine di rendere visibili i raggi laser a bassa potenza, altrimenti invisibili a occhio nudo.
Per generare i raggi laser infatti non ?possibile utilizzare moduli
commerciali visibili ad occhio nudo, in quanto la loro potenza, seppur bassa (5 mW) pu?provocare danni alla retina. Con una particolare
elettronica e un'ottica speciale siamo riusciti ad utilizzare dei "cannoncini"
laser di bassissima potenza, costruti appositamente per
quest'applicazione.
Infine un circuito audio digitale riproduce i suoni previamente
sintetizzati dal progetto ASTRA.